Daniele di Stefano, come sanno i nostri lettori oltre ad essere un attore è anche un regista e proprio in questa veste ha girato il suo primo Film “Ti proteggerò” che da oggi è visibile On Demand.
Per prima cosa vogliamo complimentarci con Daniele Di Stefano per il bel percorso che sta facendo “Ti Proteggerò” e gli chiediamo:
Dove è possibile trovare il film?
Ciao Silvia. Grazie mille per i complimenti.
Il film, dopo essere uscito al cinema, è oggi disponibile On Demand sulle piattaforme Amazon Prime, Chili e CG Digital.
I link diretti sono:
Inoltre, se amate l’Home Video, potete acquistare il DVD del film nei migliori negozi, negli store online e su www.cgentertainment.it. Nel DVD troverete il film in versione integrale e altri contenuti extra come le papere sul set e le interviste al regista ed agli attori.
Puoi accennarci la trama?
Vi leggo direttamente la sinossi, dovrei averla qui da qualche parte… eccola!
“All’ombra della meravigliosa Firenze un misterioso killer ha appena ucciso una bambina. Spinto dal padre, il giovane avvocato Riccardo Gaeta assume la difesa del senatore Palminiello, il corrotto e potente uomo politico su cui si stanno focalizzando le indagini della polizia. Alla ricerca della verità, Riccardo dovrà districarsi tra omicidi ed indizi in continua contraddizione. L’incontro con la bella giornalista Giulia e l’arrivo di alcune misteriose lettere catapulteranno il nostro protagonista in un vortice capace di risucchiare tutto, in cui niente è quel che sembra. Riccardo, cresciuto in una famiglia priva di valori, si ritroverà ad affrontare una profonda crisi di coscienza da cui solo l’amore lo potrà salvare.”
Tu sei stato tra i protagonisti del film e quindi oltre a dirigere gli altri dovevi dirigere te stesso. Che ruolo preferisci davanti o dietro la macchina da presa?
Io ho cominciato la mia carriera come attore ed adoro recitare. Tuttavia un attore interpreta sempre un personaggio frutto della creatività di altre persone. Scrivere e dirigere un film invece consente di dare libero sfogo alla propria immaginazione, quindi forse preferisco stare dietro la macchina da presa.
Vi racconto una curiosità. Quando ho cominciato a scrivere “Ti proteggerò” volevo occuparmi solo della sceneggiatura e della regia, avevo deciso di non recitare. Tuttavia ad un certo punto mi sono reso conto che ogni volta che scrivevo una nuova scena Riccardo mi assomigliava sempre di più. Aveva le mie passioni, i miei dubbi e forse anche alcuni lati del mio carattere. Alla fine mi sono dovuto arrendere all’evidenza che avrei dovuto necessariamente interpretare io quel ruolo. Devo però essere sincero: l’idea di dirigermi da solo mi spaventava. Tuttavia ho trovato una grandissima alleata in Anita Romeo (cfr. Aiuto Regista), che mi ha aiutato tantissimo ogni volta che ero in scena.
Con gli attori che hanno recitato in “Ti proteggerò” è stato difficile trovare una sintonia o sei riuscito a creare facilmente il clima che volevi?
Il clima sul set è sempre stato meraviglioso e gran parte del merito è sicuramente attribuibile a Debora ed Erica Gherardi della Leonardo Cinematografica (cfr. Direttrice di Produzione e Location Manager). Inoltre c’era la nostra truccatrice Giulia Piana, che con il suo sorriso e la sua simpatia metteva sempre tutti di buon umore.
Prima che il progetto “Ti proteggerò” avesse inizio conoscevo circa la metà degli attori perché avevamo già collaborato insieme su altri set. Anche questo sicuramente ha aiutato a creare il clima giusto. Gli altri attori, quelli che non conoscevo, si sono fin da subito fatti coinvolgere dal progetto e sono stati tutti delle piacevoli scoperte.
Inoltre come regista mi ero ripromesso di dare ampio spazio creativo a tutti gli attori perché, avendo recitato per gran parte della mia vita, so che questo è un aspetto molto importante. Ho cercato di comportarmi esattamente come avrei voluto che un regista si comportasse con me, spero di esserci riuscito.
Anche se “Ti proteggerò” non può essere considerato propriamente un film indipendente, quanto è difficile riuscire a raggiungere il pubblico?
Non credo che “Ti proteggerò” possa essere definito un film indipendente a tutti gli effetti. Le risorse finanziarie a disposizione erano contenute ma il progetto è stato costruito fin dall’inizio con la struttura organizzativa tipica delle grandi produzioni. Prima di cominciare le riprese è stata infatti creata una casa di produzione cinematografica, la DDS Production s.r.l., che si è occupata di ogni aspetto tecnico e burocratico.
Raggiungere il grande pubblico non è mai facile ma io so che l’impegno e la dedizione sono armi potenti. Inoltre in questo caso eravamo tutti convinti di potercela fare perché “la storia funzionava”. C’è sempre stato molto entusiasmo intorno a questo film ed ogni persona che ha collaborato ha fatto del proprio meglio per la realizzazione di un prodotto di qualità. Credo, senza voler peccare di presunzione, che alla fine siamo riusciti nel nostro intento. Il film ha suscitato la curiosità delle grandi distribuzioni, che hanno poi deciso di distribuirlo al cinema, in DVD ed ora finalmente sulle piattaforme digitali.
Ci racconti in breve le vicissitudini del film dalla sua uscita ad oggi?
L’annuncio ufficiale che il film era pronto è stato dato in conferenza stampa nella Sala Ennio Macconi di Palazzo Vecchio. Nel frattempo avevamo già cominciato ad organizzare l’anteprima, con il Patrocinio del Comune di Firenze, presso lo storico cinema Spazio Alfieri. Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta le istituzioni – ed in particolar modo la Dott.essa Maria Federica Giuliani – per aver appoggiato questo progetto fin dall’inizio, cogliendo in esso tutto il suo valore culturale. Questo thriller tocca infatti molte tematiche attuali e cerca, con riprese ad hoc, di valorizzare il grande patrimonio artistico e naturalistico della Toscana.
L’anteprima è stata un successone ed il film ha riscosso moltissimi apprezzamenti. Inoltre, nonostante il cinema avesse raggiunto il sold-out con una settimana di anticipo, molte persone si sono presentate all’ultimo momento nella speranza di poter entrare, affollando l’ingresso dello Spazio Alfieri. Il film evidentemente suscitava curiosità e ricordo che in quel momento, nonostante fossi dispiaciuto del fatto che qualcuno fosse rimasto fuori, mi sono sentito veramente felice. Inoltre, tra gli ospiti presenti in sala durante l’anteprima figuravano la Presidente della Toscana Film Commission, il Presidente del Quartiere 2 di Firenze ed il Vicepresidente della Misericordia. Anche questo è stato motivo di orgoglio sia per me che per tutti quelli che avevano partecipato alla realizzazione di “Ti proteggerò”.
In virtù dell’ottima anteprima e delle buone critiche ricevute, il film è stato successivamente distribuito al cinema, grazie anche al supporto di Matteo Nenciolini della Giglio Film. “Ti proteggerò” è rimasto in programmazione per una settimana con tre spettacoli al giorno; il cinema capofila è stato il rinomato Principe di Firenze.
Tra i critici cinematografici che hanno maggiormente apprezzato il film non posso non citare Viviana Del Bianco che, entusiasta di questo thriller, ha successivamente selezionato “Ti proteggerò” per il “N.I.C.E. Festival”, uno dei più accreditati festival internazionali dedicati alle opere prime italiane. Il film è stato quindi tradotto in russo per essere poi proiettato a Mosca e San Pietroburgo. Ricordo che quando sono partito per la Russia per accompagnare il film in questa avventura ero elettrizzato, non sapevo cosa aspettarmi. Per fortuna anche in quel caso il film è stato accolto bene. Ricordo che mi ha colpito soprattutto l’attenzione che gli spettatori russi avevano quando guardavano il film: il silenzio in sala era completo e le domande che ho ricevuto alla fine delle proiezioni erano molto pertinenti.
Nello stesso periodo il film ha partecipato anche al prestigioso “71° Festival Internazionale del Cinema di Salerno”. In occasione di questa kermesse cinematografica, una delle più prestigiose d’Italia e più antiche del mondo, il film è stato premiato dalla giuria con la relativa statuetta. Anche quello fu un momento molto bello, che ho avuto il piacere di condividere con la mia compagna, l’attrice Rosa Cesare. Tra l’altro nella medesima occasione Rosa vinse una targa celebrativa per la sua interpretazione del ruolo di “Giulia” in “Ti proteggerò”. Quindi alla fine tornammo a casa con due premi.
Tra gli altri eventi a cui il film ha partecipato meritano particolare attenzione la rassegna cinematografica “Voglia di Cinema Cannobio” sul Lago Maggiore e l'”8° Festival Cinetour”, organizzato dal compianto critico e studioso cinematografico Andrea Vannini della Cineteca di Firenze.
Non dimentichiamoci inoltre che a partire dal 2018 “Ti proteggerò”, in virtù del suo alto valore culturale, è stato inoltre proiettato in moltissime scuole secondarie di primo e secondo grado.
Tutto questo movimento intorno al film, anche grazie al supporto dalla stampa e dalle televisioni che non ci hanno mai abbandonato, ha fatto sì che la produzione allacciasse i primi contatti con il Gruppo Cecchi Gori, che successivamente si è occupato di distribuire il film prima in Home Video e poi On Demand sulle piattaforme digitali.
Ti va di raccontarci qualcosa del dietro le quinte di questo film?
Sono moltissimi gli aneddoti legati al film.
Il più clamoroso credo che sia avvenuto quando un camion con sopra un materasso irruppe inspiegabilmente sul set rovinando la ripresa di una scena molto complicata. Ricordo che in quel momento pensai alla probabilità che una cosa del genere potesse accadere. Ad ogni modo non feci in tempo a demoralizzarmi perché tutto il cast, tecnico ed artistico, proruppe in una fragorosa risata ed anch’io mi feci subito trasportare dall’allegria del momento.
Un’altra volta accadde che a fine riprese un membro del cast se ne andò via portandosi accidentalmente dietro le mie chiavi di casa. Se ci penso, ancora non ci credo. Quando me ne accorsi era già ora di cena e lui era irraggiungibile. Non sapevo come fare. Per fortuna alla fine mi sono ricordato che mio padre aveva una copia delle chiavi.
Per non parlare poi del terrore che ebbi quando vidi montati sopra una piscina i binari del carrello con sopra il crane e la macchina da presa. Non mi ero reso conto della pericolosità di quella scelta quando avevo impartito l’ordine al Key Grip. Se l’attrezzatura fosse finita in acqua sarebbe stato un vero guaio. Per fortuna andò tutto bene.
Potrei continuare per ore ma mi fermo qui. Ad ogni modo nel DVD ci sono, tra i contenuti extra, anche le “papere sul set” con le gaffe di tutti gli attori… e ti posso assicurare che sono divertentissime da vedere!
A quando un altro progetto?
Purtroppo la pandemia di COVID-19 ha creato molti danni, soprattutto all’industria cinematografica ed al mondo dello spettacolo. Mi piacerebbe moltissimo fare un nuovo film ma vorrei prima attendere che, quantomeno in Italia, diminuisse considerevolmente la circolazione del virus SARS-CoV-2. Le idee per fare un nuovo film comunque ci sono.
Grazie Daniele, è stato davvero un piacere parlare con te.
Grazie a te Silvia.